niente zuccherini per addolcire il mio amaro.
non voglio consolazioni ne’ chiacchere.
io sola con la mia colpa, traccio linee di confine che mi rendono irraggiungibile.
perchè voglio scappare, perchè voglio andarmene, perchè devo sempre trovare un difetto.
e l’unica colpa di tutto è la mia.
un macigno che mi schiaccia in mezzo al cuore,
un’onda che mi trasporta e non mi lascia il tempo di ragionare, di razionalizzare, di rendere un pensiero tangibile per essere osservato, analizzato e riposto in un frammento di vita capace di assorbirlo.
ma dove sto andando, dove?
che senso ha tutto questo?
amare amare amare.
perchè significa tutto questo dolore? perchè significa accettare compromessi di cui non voglio nemmeno sentir parlare?
mi sento ridicola e impotente, mi sento al buio, che sbatto da una parete ad un’altra di un corridoio accogliente e luminoso, non so vedere, non oso vedere.
indubbiamente. indubbiamente devo farmi curare.