E quindi ci sarà una via d’uscita, a tutto, come sempre.
In questo territorio bianco ritroverò la mia strada, i miei momenti, i miei giorni, le mie ore. Chiuderò gli occhi e non scenderà nessuna lacrima.
Non ci sono tragedie o scompigli, tutto rientra perfettamente nella normalità della vita. In questo buio sentiero sconosciuto che affrontiamo al nostro risveglio, che si quieta o si anima durante la notte.
Governata dalla paura procedo adesso, sgomenta. Le novità accecano gli occhi e questa neve… questa neve rianima tutti i ricordi.
Non so cos’è l’amore, non so cosa provo se lo analizzo con razionalità. Ma l’amore è ragione? Non c’è niente di più distante.
L’amore è rispetto, è libertà, è emozione, è condivisione, sorrisi, gioia, unione, è conoscere se stessi e saper percorrere la propria strada. Solo così si può amare veramente gli altri, si può credere che tutto sia possibile.
Questo ultimo giorno del primo mese dell’anno vorrei scrivere il mio testamento.
Tutto ciò che ho è un dono bellissimo, anche se talvolta pare un limite, un freno e un confine troppo grande da valicare. La ricchezza che ho dentro e intorno è impagabile e la luce che ho occasione di vedere ogni giorno è da vivere, senza remore, senza timori.
Vivo dei giorni governati dalla paura ma so’ che in questi momenti si trova poi la forza di ricominciare.
E quindi uscimmo a riveder le stelle…
ci sono dei momenti
sono sempre stata molto egoista, ma tutti ci nascondiamo sempre dietro l’egoismo.
ci mettiamo dentro tutto, come fosse un contenitore empio e stabile, da caricare con tutto quello che ci accade.
ho voglia di stare con me, ho voglia di capire cosa fare, dove andare.
non mi piace perdere la strada, perdere tempo, guardare immobile la mia vita che scorre via.
l’irrequietezza è un’altra caratteristica del mio essere.
stabilità e sicurezza però mi piacciono.
diciamo che sono un arlecchino pieno di toppe e colori, senza per forza avere un senso.
vorrei una centrifuga di tutto quello che amo, vorrei non dover sempre criticare, insistere, osservare, fare il grillo parlante, sentirmi totalmente incompresa. non è colpa di nessuno, non è colpa mia o di chi sta accanto, le sintonie tra due persone non si scrivono o decidono a tavolino.
non mi sento in sintonia in questo momento, nemmeno con me stessa.