brufoli e gotta

standard 22 marzo 2012 Leave a response

una cosa è CERTA: si mangia proprio male qui!
carne carne carne solo carne! oltretutto nello stato dei cowboy, dove la bisteccona è d’obbligo. trovare verdure o frutta è praticamente un DRAMMA, anche nelle portate al ristorante sono cosa rara… ma che ci volete fare, siamo italiani, non ci abituremo mai a stare senza caffè/pasta/buon gusto!
oggi, dopo le fatiche notturne della 27h di grande scultura, sono uscita a fare due passi, anche se le gambe non reggevano molto.
a zonzo per la tranquilla Dallas ho scoperto che non ci sono solo uffici ma anche un quartiere, chiamato West End, molto carino. no grattaceli, no uffici, persone per la strada e traffico un pò più sostenuto, finalmente la sensazione di non essere dentro ad un videogioco in cui è tutto finto e senza rumori!
il mio cupcake tattoo riscuote molto successo, sarà forse perchè qui tutti sanno cos’è un cupcake? 🙂
i pensieri ogni tanto riaffiorano, le mie insicurezze si fanno più vivide e consistenti, non mi sento spaesata e nemmeno impaurita, vorrei solo che tutto si placasse.
vorrei non fare ogni passo pensando che potrei cadere da un momento all’altro.
il cielo anche qui è lo stesso, limpido, primaverile, profuma di nuovo.
mi sta accadendo veramente tutto questo? direi di si.
pazzesco.
incredibile.
io, Berry, single, negli Stati Uniti, chi l’avrebbe mai detto…
io, mille sogni ancora da realizzare, sempre pronta a rimanere, devo andare, anche stavolta.
ora vado a letto.
mille domande, nessuna risposta.

(la foto di oggi? IO & I NERI!!!!)

…sonno e palloncini!

standard 21 marzo 2012 2 responses

il mio terzo giorno mi dice… TANTO SONNO TANTI PALLONCINI!
ma soprattutto… perchè i bar chiudono alle 4pm e i negozi alle 7pm?
sembra di non essere in America! sono tutti silenziosi e rilassati…ma hanno delle macchine STRATOSFERICHE con dei cerchioni che sono alti come me! tutti con i vetri oscurati e talmente tanta ferraglia che sembrano tutte dei trattori ambulanti!
e soprattutto è bello vedere come tutti adorino l’Italia!
scappo a ninna, mentre voi amici miei vi svegliate, domattina sveglia impietosa (tra 4 ore…) e poi tutto il giorno attiva e scattante.
prometto che appena ho tempo scriverò qualcosa in più, anche se non credo vi interessi molto di sapere che oggi sono stata tutto il giorno nel salone dedicato alla realizzazione delle grandi sculture.
baci
abbracci
a presto!

io e Enza (la capitana)!!

…You’re in Texas, Baby!

standard 20 marzo 2012 Leave a response

“It’s warm!”
“You’re in Texas, baby!!”
il vecchino che guidava il nostro shuttle da Dallas fino a Fort Worth non ha mai smesso di muovere la bocca, con quel tipico gesto di chi ha la dentiera e non smette mai di masticare.
il vento era fortissimo quasi da non riuscire a camminare.
Fort Worth è veramente come essere a Mirabilandia, in un’attrazione con tutti i particolari definiti per far credere a tutti qualcosa che non esiste, un giocattolo di cittadina dove tutto richiama la vita dei cow boy… fino ad arrivare a Walker Texas Rangers.
Dallas è VUOTA. non c’è niente. non sembra America, USA, quel malsano casino che di solito si vede in tv. non c’è movimento, non c’è persone, non c’è niente. poche persone per la strada, poca confusione. è proprio strano, pare di essere in un videogioco gigante…ma senza protagonisti.
centri commerciali, negozi, bar… un silenzio surreale.
le uniche cose che ti fanno capire che sei REALMENTE in America sono i semafori attaccati ai fili, le bandiere fiere e sventolanti ovunque, la X che indica il punto in cui era Kennedy quando ha ricevuto il primo colpo dei due mortali, il 22 novembre 1963.
autocelebrazione, sorrisi, gente cordiale, vita sommessa, vento, tanto vento, cibo pessimo.
questo è ciò che posso dire il mio “secondo” giorno negli USA, una sensazione, come sempre dico in questo periodo, di una vita surreale, qualcosa di strano, qualcosa non mio, qualcosa che c’è ma non mi appartiene.
oggi mi sento ispirata, potrei scrivere all’infinito. in Italia sono le 4.15, da “noi” le 22.15.
il sonno è forte, la tensione di sbagliare anche.
con l’inglese per ora va alla grande 😉 con i texani pure.
oggi la signora della Concierge dell’hotel mi ha chiesto come faccio ad essere così magra nonostante sia italiana, visto che da noi si mangia così bene.
le ho spiegato il motivo e subito si è adoperata per recuperare.
“Ehi John, come here, there’s a lady for you!”
alzo gli occhi e vedo “mio padre”!!!!! e “mio padre” mi invita anche a cena. declino con la scusa del lavoro… va bene che è la festa del papà ma non vorrei immolarmi per la causa!
detto questo… ecco la foto del giorno!

domani sarà una giornata lunga…
a presto, vostra.

Berry sfortunata in USA!

standard 19 marzo 2012 Leave a response

Che non sia propriamente il mio periodo fortunato… bè, lo sappiamo tutti!
Scrivo mentre in Italia sono le 2.09 (di notte), da uno sfortunato alberghetto nei pressi dell’aeroporto di Washington Dulles. Eh si, da qui, perchè GIUSTAMENTE abbiamo visto bene di perdere la coincidenza per Dallas (maledetti controlli americani che ci hanno fatto perdere 2h di tempo!!!). Quindi tutta la mia perfetta organizzazione, al millimetro, fatta appositamente per il mio primo viaggio di lavoro… va a farsi allegramente fottere! che bello vero? sono proprio soddisfatta! direi un periodo più merdoso di questo non c’è mai stato nella mia vita! maledetta felicità del caz**, questo è ciò che devo subire per averti sfiorato per un pò? … che bello!

ma veniamo a noi. a noi AMMMERICANI, a me che ho il mio culo posato su terra statunitense… ma chi l’avrebbe mai detto? sono qui a respirare la stessa aria di Obama, incredibile ragazzi! ho anche vissuto con discreta calma interiore il viaggio aereo (mi sono guardata SOLO 3 film!), ho letto, ho mangiucchiato quelle porcherie che ti portano (e se sono porcherie in business mi immagino in economy!!!)… ora vado a riposarmi ma quest’avventura ve la volevo raccontare, perchè insieme a tutte le lacrime di cui sempre vi parlo un pò ci sta anche questo!
per quello che mi sarà possibile cercherò di scrivere un pò, appena avrò tempo, per condividere questo strano mondo che probabilmente riuscirò a sopportare solo perchè la mia vita ora è così poco MIA che niente mi pare sia impossibile.

ps: sono 53kg! e spero di non tornare ingrassata!
pps: vi voglio bene!

(ecco la mia prima foto scattata negli USA!!!!)

 

decollo.

standard 17 marzo 2012 Leave a response

e poi, in un pomeriggio diverso dagli altri
in cui dovresti fare mille altre cose, pensare a mille altre cose
arrivi tu.
mi esplodi nei pensieri e sei con me, in ogni mio passo.
arrivi tu.
insieme ai ricordi, alle nostre canzoni, alla nostra intimità.
arrivi tu.
con il carico, il pezzo da novanta, l’asso nella manica, che mi lascia sempre senza parole.
cominciano le note di una canzone QUESTA CANZONE… e tutto diventa senza senso.
la mia voglia di non pensare, le tante cose da fare, vanno tutte in un cassettino lontano.
arrivi tu.
rimango senza fiato, senza nessun tipo di idea di come poter desiderare altro se non te.
questa sera me la immaginavo da mesi.
da quando ho saputo di dover andare a Dallas.
immaginavo la nostra serata a guardarci e parlarci e fare l’amore.
immaginavo io in lacrime a salutarti all’aeroporto, la nostra gioia al mio ritorno.

stare senza di te è un’agonia senza fine.
non è questa la vita che vorrei vivere,
non è questa la vita che io ho scelto.

mi sento persa
senza i tuoi occhi
le tue mani
i tuoi baci
è senza ragione la mia vita
il mio respiro
il mio cuore
il dolore mi percorre
disintegra ogni tentativo di rinascita
corrode brandelli
si vendica senza alcun motivo

continuo a girare
come un giradischi rotto
senza melodie
senza musica
giro in silenzio
con l’odore della sconfitta
con il sapore amaro della solitudine
niente torna
niente.

(ti dedico questa canzone che tante volte abbiamo ascoltato, cantandola insieme. per i nostri 15 mesi. mi manchi tantissimo)

senza fine…

standard 15 marzo 2012 Leave a response

non so che scrivere
nessun amico può riempirmi questo vuoto
questa felicità perduta
nessuno mai può abituarsi alla sofferenza
nessuno mai potrà riportarmi NOI
TE
L’AMORE
come faccio a lasciarti andare
come posso pensare che non mi ami più
dove sono finiti i nostri sorrisi?
pensaci, pensaci… pensaci.
stare così male, farsi tutte queste domande,
cercare la solitudine…rifiutarmi, allontanarti da me,
distruggere tutto.
magari è stata la scelta sbagliata.
non c’è una parola che possa descrivere come mi sento
quanto mi manchi
quanto vorrei tu mi amassi di nuovo
non so più chi sono
non so più niente
solo che te non ci sei
e questa vita non ha più senso.
e quando il senso tornerà ad esserci…tu non ci sarai comunque.
e noi non ci saremo mai più
e la nostra unicità sarà impossibile da ricreare.
l’uomo dei miei sogni.
era una realtà.
è tornato ad abitare nei sogni adesso.

mi guardo allo specchio

standard 14 marzo 2012 Leave a response

sono senza parole
oppure le mie parole sono state sempre troppe?
la mia solitudine
il rifiuto
sentirsi sempre esclusi
vedere il mondo che vive
i sorrisi che scorrono, sotti i tuoi occhi
la felicità che tiene per mano tutti
ma non me

come ho potuto permettermi di non accorgermi di quello che stava accadendo?
come ho potuto permetterlo?
quando tutto era recuperabile
quando bastava uno sguardo
una carezza
un sorriso
una parola

quando la buona notte era normale
splendida

e le lacrime anormali
rare

mi sento spogliata della mia vita
come se me l’avessero portata via
mi hanno strappato il sorriso
il gusto di tutto

ciò che rimane è il succo della vita
l’essenziale
senza inganno.
la realtà è questa e il dolore è lancinante.
 

post nr. 100

standard 11 marzo 2012 Leave a response

ma come si può stare così male
dalla mattina alla sera
dalla sera alla mattina
tutto questo dolore
piangere
piangere sempre
dolore per tutto
in qualsiasi parte del mio corpo

e il senso di abbandono
di solitudine
come fai a non sentirmi?
come fai a non sentire il mio dolore?
come puoi lasciarmi così
come si può stare così
dove è la fine di questa strada,
dove finisce il dolore infinito che sento dentro?

la fiducia
la sincerità
i sorrisi

mi viene voglia di gridare
nel vuoto della mia stanza
carica di tutto quello che non posso dire a nessuno
se non a chi non lo vuole più sentire.

non ce la faccio più

99

standard 11 marzo 2012 Leave a response

messa la crema sulle mani fredde
tocco le coperte e arrivano i pensieri
insieme al sonno un mix eccezionale
cerco una solitudine della quale non sono capace
ma più scappo e più capisco
che la profondità del mio dolore non la conosco nemmeno io
mai avrei pensato di saper amare così tanto
mai avrei pensato di poter immaginare una persona al mio fianco per sempre
non esiste nessun altro che vorrei
non c’è mondi che vorrei guardare 
se non accanto ai tuoi occhi
accompagnata
carezzata
accolta
tutto ciò che ho intorno mi spaventa
camminare
vivere
respirare
mi sento osservata
soffocare
lentamente in agonia
quando mai smetterò di cercarti non so
ora di certo no.

“se solo tu sapessi…”

malinconico-soft-romantica

standard 9 marzo 2012 Leave a response

penso che a volte la vita la facciamo veramente più complicata di quello che è
il mio silenzio strano
la lancetta che scorre a suo piacimento
i ricordi continui riaffiorano come un lago che prosciugandosi porta alla luce tutto quello che c’è sotto
parlare per immagini
descrivere se stessi come fossimo tutti dei quadri appesi
una mostra di anime in pasto ai critici più affamati
un soliloquio di cuori che battono
cuori aperti e soli
una mostra di sguardi 
sogni in prospettive estranee alle nostre
sconosciuti mondi lontani ma spaventosamente vicini
mi carezzano la schiena

scrivo
scrivo e non penso
scrivo e sento solo il rumore del silenzio
scrivo e sento le curve del mio umore
le giornate su
le giornate giù
sono un frammentario ricordo
montagne russe per 24h
senza conoscere nè traguardo nè distanze
ruota libera per tutto come fosse la medicina corretta
naso che cola
momento di lacrime
sempre dopo il mascara
nero che cola
matita che si adegua
candidi fazzoletti si sporcano

ancora sempre a pensare a chi non ti pensa più
voglia di scrivere ogni istante ciò che senti
voglia di capire cose che non puoi capire
che anche se te le spiegano mila e mila volte non le capirai mai
guardare negli occhi castani del tuo amore andato
sentire pungere ogni istante senza di lui
costantemente
come una rosa che non secca mai
le spine sempre graffiano
mi giro e non ci sei
mi volto e tu scompari
mi sveglio e svanisci
i sogni nemici
la vita compagna crudele
la solitudine ansia e dolore

tutto passa
niente passa
tutto scorre
niente corre

dare un contorno alla propria vita
senza nemmeno una matita
niente conferme tutto da sola come un automa viaggio dritta per la mia strada
nessuno da regole sono io che scrivo soladavantialmiocomputersenzanemmenolapunteggiaturaeglispazi

chissenefrega

questo è il mondo mio
questo è il mondo sottomarino abbandonato
questo è il colore delle mie serate
un frullato di macedonia acida e avariata
una persona dai mille perchè

tra le tue braccia
senza nessun perchè
non serve
non ora
mai

ti amo ancora così tanto
persona dal collo che sa di biscotto
non so come sia possibile
non so perchè continui a credere compatibile
il cuore tuo col mio

<3