Ogni tanto capita che mi innamoro.
Delle mani di una vecchina tutte rugose che cercano gli spiccioli nel borsellino di pelle sdrucita, per pagare un filo di pane al supermercato, creando una coda impaziente alle sue spalle.
Di qualche artista strampalato e fantasioso, che fa opere che anche io sarei capace di fare ma non le fai, quindi ZITTO.
Dei rami spogli dalle foglie, oramai tutte cadute, che sembrano tante piccole braccia in attesa di primavera dal cielo.
Dei miei passi sugli sconnessi marciapiedi fiorentini, che catturano immagini riflesse nelle pozzanghere congelate e ferme.
Dei baffi bianchi e sensibili dei miei felini che corrono sul letto, sulle mensole, sul comò, spostando tutta la polvere di questo pianeta.
Dei raggi di sole che si infilano tra i palazzi, che fanno gli slalom tra le tegole e si tuffano nelle stanze umide e solitarie di questo inverno.
Mi innamoro della vita.
Di quanto è diversa per ognuno di noi.
Di quanto è semplice e complicata, di quanto cambia ad ogni battito di ciglia, di quanto seleziona accuratamente o casualmente le sue vittime o le sue vittoriose cavie.
Mi innamoro dei tuoi occhi, del suo, cuore, dei vostri momenti, degli attimi rubati, delle parole imparate, degli abbracci selezionati, delle polemiche sopite, dei cervelli attivi, delle bugie dimenticate, degli amici tristi, delle necessità urlate, delle esigenze obbligate.
Mi innamoro del rumore della mia macchina carica che domani lascerà Firenze, per raggiungere i sorrisi più belli del mondo.
Mi innamoro delle mie colleghe, che mi fanno ridere, riflettere, arrabbiare, dubitare ma sempre sentire a casa.
Mi innamoro di questo Natale più di quanto non lo sia stata mai nella mia vita.
Perchè questo è un tempo che si trasforma in luogo e lo posso vivere, ci posso passeggiare, lo posso coccolare. E’ il luogo del mio cuore, che trova la sua pace, dentro il cuore di un’altra persona.
Imparo, da questo Natale, ad essere più serena. Che le cose brutte, o tristi, se non sono definitive, trovano sempre la loro strada, una soluzione, l’idea geniale che le tramuta in meraviglie.
Mi innamoro di voi, che siete la decorazione colorata di un Natale lungo un anno, che leggete le mie trasformazioni con pazienza e attenzione, che ci siete, sempre, e resterete.
La mia Firenze. |
Che siano giorni lievi, gentili, zuccherosi e pieni di amore.
A U G U R I !