La mia musica preferita per svegliarmi.
I calci del mio bambino che mi fanno aprire gli occhi prima del solito.
Le carezze del mio amore.
I regali.
I messaggi a mezzanotte spaccata e quelli che arriveranno in ritardo.
Mangiare la crostata fatta da mamma con le mie colleghe.
Il sole che splende nonostante sia autunno inoltrato.
Il profumo del mandarino sulle mani.
Il click sul MI PIACE per ogni augurio ricevuto.
I biglietti pieni d’amore.
I sorrisi delle persone che amo.
Il sorriso se guardo indietro.
La dimostrazione che la felicità non è un traguardo ma un percorso.
Sapere che ciò che faccio è un’impronta indelebile che rimane ma allo stesso tempo osservabile da tante prospettive.
Tutto serve.
Tutto torna.
Tutto e niente.
Le battaglie perse, quelle non combattute. Quelle amare, quelle che mi hanno portato dove sono adesso.
Non vorrei essere che io, adesso, qui.
E imparare a vivere ogni giorno come vivo oggi, trasmettere la forza del mio sorriso a tutti, renderlo un virus, un’epidemia instancabile e sana.
Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.
Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.
Ode al Giorno Felice – Pablo Neruda
Sono felice.
Joie de vivre – H. Matisse |