Il destino di una percezione.

standard 26 febbraio 2013 39 responses

Quello che la nostra pelle abita non ha più le forme del reale
Ogni strappo è inesplorato e poco elastico
Si sfilacciano i tessuti
Rimane sospeso ogni contatto con il mondo
Scelgo di non capire
Quindi mi volto

Lo strappo della mia pelle che non si ricuce più
Anzi il suo rumore è infinito.
Scivola sfumato via da questo mio sguardo
Che veloce si volta.
E mentre vaghi colgo il tuo fiore.
Rimane solo un petalo dalle forme ovali
Attaccato con la resina
Colla
Miele

Trama e ordito come intrecci di radici
I miei piedi piatti, nudi, sulle mattonelle fredde
Non credo più alla percezione di trovare sollievo
Scelgo di non capire
Quindi mi sciolgo.

Berenice

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Sono Berry. Donna, mamma, moglie. Scrivo, corro, lavoro, amo. Sorrido sempre e non mi basta mai.

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39 responses

  • Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  • Bel video, musica sublime e parole bellissime. Come sempre, Berry 🙂

    Un bacio

  • Le cicatrici sono ciò che resta dopo gli strappi della pelle..ma io continuo a credere che le cicatrici siano solo un apparente rimarginarsi..secondo me resta tutto lì..e quel segno, ne è la prova..
    Bacio tesoro <3

  • Colla e miele!solo tu potevi percorrere strade così ardite e suonare accostamenti così particolari.Lo dico io che sei unica! ^_^
    Ti adoro
    Patrizia con le sembianze di Monica

    • Mi piace tanto creare questi strani accostamenti, sia mai che diventino (o facciano) parte della mia poetica. Che presuntuosa che sono. 😀
      Ci adoriamo in contemporanea e mi piace!

  • Le cicatrici con il tempo smettono di far male, ma rimangono lì come monito.
    Sono rimasta incantata dalla tua poesia….
    Un bascio folletto mio!

  • Ma lo sai che le cicatrici non guariranno mai veramente, anzi saranno perennemente fonte di energia negativa nel nostro corpo?! Bhé, questo almeno per la medicina non tradizionale, quella che non ha bisogno di vedere con gli occhi per sapere che le cose esistono. L’unica di cui mi fidi. Io che più che con gli occhi guardo con l’anima. Ed ogni cicatrice dell’anima é lì e ci rimarrà per sempre. Sembrerà rimarginarsi in superficie, ma basterà un niente per far cadere quel lieve velo che la ricopre e far riemergere tutto il suo dolore, tutta la sua lotta. Ma un’animo senza cicatrice é come anestetizzato, non ha mai provato dolore. Ma senza dolore non vi sono gioie. Un abbraccio

    • Esatto…senza dolore non ci sono gioie. Il paradosso dell’umanità. Costretti a provare dolore per poter dire che si è gioito.
      Ti abbraccio anche io folletto innevato!

  • Io, che di cicatrici del corpo e dell’anima sono purtroppo un’esperta, posso dirti che di esse vado fiera, sono tatuaggi, impressi indelebilmente sulla mia pelle e sul mio cuore, e mi accompagneranno fino alla tomba, rendendomi unica, e viva, anche nel ricordo del dolore.
    Sarà così anche per te, ne sono certa!
    Ti abbraccio mio miele ♥

  • Le cicatrici raccontano la nostra storia. Come Roberta, anche io ho delle cicatrici che seppur abbiano fatto male quand’erano fresche, ora mi fanno capire quanto sono cresciuta, quanto crescero’ ancora e mi fanno sentire forte e mi fanno amare sempre di piu’ quella che sono.

    Ti mando un abbbbbraccio (di nuovo tante b) e mi complimento per le belle parole che trovi (sono tua lettrice da poco ma già sono dipendente)

  • :’) ci credi che sono commossa..
    per me le cicatrici sono un tasto dolente.. ogni qualvolta mi sembra di ripercepirne il dolore.. cosi, senza un perchè…
    ti adoro sempre più ogni volta che ti leggo.
    hai una capacità incredibile di trasmettere emozioni..

    • Grazie Vaty…che bello sapere di toccare le corde più intime delle persone, seppur sconosciute, grazie. Grazie. Grazie!!
      Un abbraccio fortissimo!

  • Alcuni strappi sono così viscosi da fare male.. perchè non vogliono essere recisi, vogliono restare lì, incatenati a te in un doloroso legame con la tua pelle. Ma cosa fa più male? L’attimo in cui con coraggio li si recide.. o un continuo logorio di un qualcosa che tira e fa male, ma non si stacca? Credo che in fondo tutti siamo attaccati al passato.. tutti non vogliamo in un certo senso liberarcene. Ma c’è un passato buono, seppur malinconico, che riesce ad insegnare e ci lascia come monito delle cicatrici. E c’è un passato cattivo, invece, che tenta di accaparrarsi anche il presente, inglobandolo e facendolo suo.. ed è di questo che bisogna fare a meno. Perchè restiamo aggrappati dolorosamente a qualcosa solo quando pensiamo che sia l’unica.. solo perchè non conosciamo ancora il futuro. Là dove dobbiamo andare non serve il passato, amica mia.. recidi decisa. E non sentirai più mattonelle fredde, non ti servirà capire: solo ‘sentire’. I tuoi piedi non percepiranno un pavimento di pietra ma cominceranno a sentire del suolo tiepido.. a contatto col tuo calore. Ti abbraccio forte forte..

  • Piccola io voglio vederti danzare su quelle mattonelle, comprendere, scrutare…. e per una volta sferrare tu qualche bel colpo. Di quelli netti però, che colgono di sorpresa e fanno più male delle cicatrici. Una rivoluzione non violenta che cambia le carte in tavola! di quelle che ti conduce a spiccare il volo lontano dallo stagno da cui non riesci a liberati. Ergo. tutto passa, fidati, anche gli strappi più profondi ma sei solo tu che scegli. Scegli Berry!!!
    Ps qui silenzio tombale e se accendo il video addio anche a quei pochi minuti di libertà vigilata che mi restano:) dorme la bimba:) l’ascolterò appena si sveglia! ti abbraccio Amica:*

    • Il colpo è andato, partito, sferzato. Via la testa, il cuore, il sangue, tutto!
      Ps: il video lo puoi guardare anche senza audio…sono le immagini ad essere importanti, forti, significative.
      Un bacio tesoro!

  • Berry le cicatrici per me restano ma servono per ricordarci cio’ che e’ successo… e tutto serve…
    un abbraccio

  • Ciao, passavo per ringraziarti di esserti iscritta all’Orgoglio e Pregiudizio Reading Club e trovo un blog tutto da scoprire! Sei anche stata negli USA! Ovviamente ti seguo, a presto!

  • bellissima la poesia bellissimo il brano musicale e bellissima la scelta di salvador dali che adoro!!!!grazie e un bacione…

  • Berry, posso mettere questa poesia in un post? naturalmente ti cito e ti linko tutttttta… la trovo struggente e mi si è attaccata addosso…
    sono felice che ci siamo trovate.
    baci
    Sandra

  • Berry ma che meraviglia è questa? ero passata per dirti che ti ho taggata e mi fai trovare questa sorpresa qui…

  • Complimenti poesia emozionante che ti porta enesorabilmente sul proprio vissuto. Personalmente non rinnego il mio, piuttosto turbolento, ma rifuggo per un viver bene adesso. Bellissimo cortometraggio, non lo avevo mai visto, adoro la capacita interpretativa ed espressiva nei cartoni della Disney. 🙂
    Rosalba

    • E’ bello sapere di vivere bene, forse proprio grazie a degli strappi del passato. Ti abbraccio Rosalba…hai visto Dalì e Disney che connubio?

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