in queste sere, senza il mio fidato e amato portatile, mi sono trovata quasi smarrita.
una “scrittrice” senza il proprio strumento.
voi giustamente penserete che potrei usare carta e penna…ma non è la stessa cosa.
ognuno ha le propre abitudini, legate allo scorrere delle dita sulla tastiera. per me sono un meccanismo ben oliato che svolge quasi automaticamente il suo percorso.
trovarsi con una penna in mano per scrivere mi piace ancora molto, ma è una questione di momento e di ispirazione, non si può forzare e non si può decidere, altrimenti si rischia che il risultato sia assolutamente poco interesssante.
come adesso del resto.
se solo riuscissi a bloccare i pensieri, quando sopravvengono e mi riempiono la testa.
se diventassero da soli un blocco granitico che poi devo solo trovare il tempo di leggere.
invece non è così.
è molto più complicato.
nel tempo mi sono lasciata prendere in giro, per le mie poesie, per le cose che scrivevo, ora non credo che ci sia molto spazio per queste frivolezze.
tutti potrebbero scrivere, tutti. come tutti potrebbero fare un quadro, un’opera d’arte.
però non tutti lo fanno e non tutti quelli che lo fanno sono capaci di farlo.
io…si.
Cogito Ergo Sum.
Penso Dunque Sono.
Scrivo Dunque Sono.
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