…ogni canzone mi parla di te…

standard 22 febbraio 2012 Leave a response
Happy Ending – Mika (qui la traduzione del testo e la canzone … calza a pennello)
This is the way you left me,
I’m not pretending.
No hope, no love, no glory,
No Happy Ending
This is the way that we love,
Like it’s forever.
Then live the rest of our life,
But not together.
Wake up in the morning, stumble on my life
Can’t get no love without sacrifice
If anything should happen, I guess I wish you well
A little bit of heaven, but a little bit of hell
This is the hardest story that I’ve ever told
No hope, or love, or glory
Happy endings gone forever more

I feel as if I feel as if I’m wastin’
And I’m wastin’ everyday
This is the way you left me,
I’m not pretending.
No hope, no love, no glory,
No Happy Ending.
This is the way that we love ,
Like it’s forever.
Then live the rest of our life,
But not together.
2 o’clock in the morning, something’s on my mind
Can’t get no rest; keep walkin’ around
If I pretend that nothin’ ever went wrong, I can get to my sleep
I can think that we just carried on
This is the hardest story that I’ve ever told
No hope, or love, or glory
Happy endings gone forever more
I feel as if I feel as if I’m wastin’
And I’m wastin’ everyday
This is the way you left me,
I’m not pretending.
No hope, no love, no glory,
No Happy Ending.
This is the way that we love,
Like it’s forever.
Then live the rest of our life,
But not together.

perchè?

standard 22 febbraio 2012 Leave a response
“Io sono qui… ti aspetto qui 
Oltre il buio mi vedrai 
Saprò difenderti.. proteggerti 
e non stancarmi mai 
Acqua nel deserto.. ti troverò 
Dormi e si vedrà 
Ti sentirai accarezzar”
inizio con le parole della canzone con cui ho finito qualche giorno fa.

rimane quello che penso in questo momento.
nessuno può capire il mio dolore, forse nemmeno io.

tutto è sfocato e l’unico desiderio è dormire, sparire, svanire, svegliarsi dall’incubo e vedere che chi ti dorme accanto è la persona che ami.
la persona che senti soffrire, che ti lascia, che dice che non ti ama più, che non vuole stare con te e con nessun altro, che vuole stare da solo e imparare qualcosa da questa crisi, da questo buio, da questo momento.
 

come abbiamo potuto permettere che accadesse questo?
come ci siamo ridotti così?
corrispondono forse felicità e tristezza?
il gioco contorto di equilibri che ci tiene in piedi è supportato dalla stessa quantità di sorrisi e lacrime?
questo è quello che dobbiamo pagare per aver provato gioia, amore, serenità, pace, quiete, amore amore amore e ancora amore?
è questo ciò che ci spetta? un continuo sbattersi in faccia che niente è duraturo, che tutto finisce? non è abbastanza il dolore della morte, lo strazio delle malattie, la costrizione della lontananza?
se penso al meraviglioso anno che ho vissuto e a ciò che mi aspetta adesso, se penso al nostro amore distrutto senza nemmeno sapere come, quando…perchè siamo arrivati a questo? perchè ci mettiamo nelle condizioni di subire questo?
Lasciamo gli altri liberi di “passeggiare” sopra le nostre anime, ogni minuto e ogni passo che fanno l’erba si abbassa e non rimane niente. come i barbari, rimaneva il sangue dove passavano loro, la polvere, la distruzione.
tutti dicono che passerà. certo che passerà. ma io non volevo arrivare a separarmi da lui, non volevo questo!
se bastasse la volontà a non far accadere le cose, se bastasse anche un solo piccolo pensiero quotidiano a non far spegnere i fuochi che ardono, quanto vorrei che fosse così. il mio sentimento, l’amore che provo dentro, la sofferenza che non so per quanto sarà qui a farmi compagnia (….), i ricordi, maledettissimi o benedettissimi ricordi.
tutto vedo attraverso un velo, sottile velo di solitudine. 
sono certa che ci sarà un momento in cui tutto questo finirà, in cui saremo di nuovo a sorridere, ognuno sulla propria strada.
mi auguro di essere libera, sempre.
mi auguro di non incatenarmi dentro questo vuoto che sento.
mi auguro che lui possa essere felice, anche della scelta che ha fatto.
e se fosse la scelta sbagliata sarà il tempo a dircelo.
se fosse una direzione inversa e opposta quella da prendere, sarà il cuore a guidarci.
nella busta che gli ho dato ieri c’era tutto. anche le mie lacrime, cadute sui suoi vestiti mentre li riponevo uno ad uno lì dentro. 
c’era la nostra vita, la quotidianità, le cose belle, le parole, i respiri, gli sguardi.
nella nostra relazione non era mai entrata la tristezza, la sofferenza. mai.
c’era entrata la neve,
gli esami,
i bisogni,
i sorrisi,
i venerdì 17,
c’era entrato l’amore.
il vero amore.
quello che è importante.

ora non era più sufficiente.
non era ciò che voleva.

vorrei tanto svegliarmi da questo incubo.
spegnere la sveglia, girarmi, vederlo.
dargli un bacio.
buon giorno, amore mio.
(la sveglia non suona…)

 

dedicata A TE ♥

standard 19 febbraio 2012 Leave a response

TI PENSO E CAMBIA IL MONDO


Affamati come lupi 
viviamo in crudeltà 
E tutto sembra perso 
in questa oscurità 
All’angolo e indifeso 
ti cerco accanto a me… da soli 
gli occhi non vedono 
Ti penso e cambia il mondo 
le voci intorno a me 
Cambia il mondo, 
vedo oltre quel che c’è 
Vivo e affondo, 
e l’inverno è su di me 
ma so che cambia il mondo 
se al mondo sto con te 
C’è una strada in ogni uomo, 
un’opportunità 
il cuore è un serbatoio 
di rabbia e di pietà 
Credo solo al tuo sorriso 
nel senso che mi dà 
Da soli? gli occhi non vedono 
Ti penso e cambia il mondo 
le voci intorno a me 
Cambia il mondo 
vedo oltre quel che c’è 
Vivo e affondo 
e l’inverno è su di me 
Lo so che cambia il mondo 
se al mondo sto con te 
Io sono qui… ti aspetto qui 
Oltre il buio mi vedrai 
Saprò difenderti? proteggerti 
e non stancarmi mai 
Acqua nel deserto… ti troverò 
Dormi e si vedrà 
Ti sentirai accarezzar 
Ti penso e cambia il mondo 
le facce intorno a me 
Cambia il mondo 
vedo oltre quel che c’è 
Vivo e affondo 
E l’inverno è su di me 
Ma so che cambia il mondo 
se al mondo sto con te 
Coro: 
Io sono qui… ti aspetto qui 
Oltre il buio mi vedrai 
Saprò difenderti.. proteggerti 
e non stancarmi mai 
Acqua nel deserto.. ti troverò 
Dormi e si vedrà 
Ti sentirai accarezzar 
Ti penso e cambia il mondo 
le voci intorno a me 
Cambia il mondo 
vedo oltre quel che c’è 
Vivo e affondo 
E l’inverno è su di me 
Ma so che cambia il mondo 
se al mondo sto con te 

stile libero

standard 18 febbraio 2012 Leave a response

le attese nutrono la vita di altra vita
le mancanze svuotano l’anima di ogni speranza


le parole di un’innamorata
le parole di chi odia


tutto corre parallelo
ma non c’è competizione


tutto traspare
candido
sotto la luce della luna


ciò che appare è ciò che inganna di più
questo mio presunto silenzio
esplode dentro il mio cuore senza lasciare scampo
ogni pezzo 
ogni brandello
il sangue
le lacrime
si schiantano sulle pareti 
di questa vita multimediale


comunicazioni in codice 
feriscono
disgustano
manca il rispetto
per l’amore.

e rimango ancora qui, a nutrirmi di queste cose fittizie e inutili, a cercare appigli che non ci sono. se questo vuoto, questo enorme vuoto che non avrei mai voluto, tu riuscirai a colmare di nuovo… 
mi mancano i tuoi capelli e il tuo viso.
sono le cose che mi mancano da impazzire.
la tua presenza.
i tuoi occhi su di me.
le nostre serate tranquille in casa, i nostri momenti, le nostre risate.
mai nessuno potrà infangare il nostro amore, perlomeno quello che è stato.
io lo custodisco, cerco di allontanare i fantasmi che mi rendono così instabile, mi concentro su di te.
so che ce la farai amore mio.
so che riuscirai ad ottenere ciò che ti rende felice, ciò che ti fa stare così adesso è la tua profonda voglia di guardare oltre la mediocrità, non avere paura, andrà tutto bene.
so che questa tormenta ci renderà più forti, questo mondo sarà più dolce e più sicuro dopo.
non so quando sarà questo DOPO, non so quanto durerà questa sofferenza.
viverla in due renderebbe tutto più dolce, ma rispetto la tua scelta e, per quanto mi è possibile e sopportabile, cerco di resistere alla tentazione di correre da te ogni volta che ci penso.
la voglia di te non passa
il bisogno di abbracciarti
averti accanto nel letto
le emozioni che mi dai
tutto brucia come un fuoco.
IL NOSTRO.

la ninna nanna

standard 17 febbraio 2012 Leave a response

i sospiri scandiscono ogni secondo
il fluido scorrere del mondo
ciò che rimane

ciò che rimane 
è l’assenza
il vuoto incolmabile
il tuo respiro caldo
la tua sagoma 

ciò che rimane 
è la nenia che sussurro
per provare a dormire
per non svegliarmi 
senza te
di nuovo

ciò che rimane 
è il silenzio
è il per sempre
che svanisce in un attimo

ciò che rimane
è la parola detta
è il pensiero fugace
è la costanza 
il perdono
la sostanza sottile 
delle cose

in tutta questa sifonia di troppi silenzi e troppe parole, mi faccio da parte.
non si ama mai allo stesso modo e nessuno troverà mai qualcuno uguale ad un altro. 
niente in questo senso è destinato a ripetersi.
si tratta solo di spezzare, spezzare le catene della paura, vincere con tutta me stessa il terrore della perdita, di qualsiasi perdita si tratti.
lui il mio unico,
io la sua unica,
credo nel mio amore, credo nella persona che ho avuto di fianco per un anno, credo che abbia fatto la scelta giusta.
la mia sofferenza è qui, da quanto è presente si può quasi toccare.
voglio provare questa via.
chiudo gli occhi.
….buona notte.

cubetti di ghiaccio

standard 16 febbraio 2012 Leave a response
“I am not to speak to you, I am to think of you when I sit alone or
wake at night alone,
I am to wait, I do not doubt I am to meet you again,
I am to see to it that I do not lose you” 
(W. Whitman – To a stranger)

NON HO DUBBI… TI INCONTRERO’ ANCORA.

L’unica mia certezza in questo momento sono io e devo essere io. 
L’unica mia sicurezza è l’amore che provo per lui, la gioia che ho vissuto con lui, ciò che io sono certa che lui abbia ancora nel suo cuore.
Quando ami veramente, quando vuoi che qualcuno a cui tieni sia felice, continui a sperare il meglio per lui, a sperare che sorrida, che stia bene, che trovi quella serenità e tranquillità dentro di se di cui tanto parla.
Non conosco la sua strada, conosco a malapena la mia ed è quello a cui devo pensare ora, per non confondermi ancora di più le idee e non rimanere in attesa di qualcosa nel quale io non posso influire.
In questi giorni si stanno ripetendo degli avvenimenti che sono accaduti anche quando ci siamo conosciuti (neve, lauree, viaggi in Spagna…) e mi auguro che siano di buon auspicio per rinnovare le nostre vite e farle tornare ad essere sorridenti come prima… o forse sono solo un segnale che tutto è ciclico, tutto torna, tutto si ripete, tutto si rincorre…
Non nego che mi manchi da morire in tutto quello che faccio e che addormentarsi e risvegliarsi senza di lui sia veramente dura, mi mancano anche i suoi occhiali appoggiati sulla testiera del letto. I suoi capelli sul cuscino. La sua barba ruvida. Il suo sorriso, la sua voce. Tutto.

giovedì —- venerdì

standard 9 febbraio 2012 Leave a response

valigia fatta.
se leggo il post di poco più di un anno fa (in valigia)… mi vengono i brividi. anche lì avevo fatto una valigia, c’eravamo conosciuti da poco e tutto era diverso.
il nostro amore è cresciuto e la valigia si è riempita presto.
di aspettative, di speranze, di sogni comuni, ognuno con la propria vita ma insieme.
è dura, così è veramente dura.
non sapere ciò che pensi e ciò che senti, non conoscere le tue sensazioni, sperare o disperare sta diventando un gioco veramente all’ultimo sangue.
le condizioni di sopravvivenza sono minime, so che le energie stanno svanendo.
tu come stai?
carezzando il tuo viso vorrei farti questa domanda, leggendo nei tuoi occhi la risposta.
non so se puoi capire il mio dolore, la mia solitudine, ciò che sto provando in questi giorni. non è facile nemmeno andare a lavoro, sopportare la routine, leggere la riga di un libro.
i pensieri sono infinitamente legati a te, alla tua “risposta”.
se tu ne hai già una non so come puoi non darmela.
risparmiami altro dolore, in qualsiasi direzione tu scelga di andare.
mi manchi, mi manchi tantissimo.
domani farò questo piccolo viaggio, senza di te. la tua assenza sarà palese come una presenza.
la speranza di vedere di nuovo il tuo viso sorridere, per me, non smette mai di insistere dentro il mio cuore.
vorrei tu leggessi queste mie parole.
vorrei salutarti prima di andare, vorrei …vorrei… TE.

mercoledì (da Pollicino)

standard 8 febbraio 2012 Leave a response
sono sul filo, come un equilibrista.
sono nel bosco, come Pollicino.
lascio i sassolini bianchi, che riflettano la luce della luna, del sole, in modo che tu mi possa sempre vedere, scorgere tra i rami più fitti, quando ti senti senza fiato, senza luce, senza possibilità. io sono lì.
lascio i sassolini non per farmi raggiungere ma per camminare insieme, perchè il tuo bivio riconduca di nuovo alla nostra strada. non alla mia, alla NOSTRA.
se solo mi metto a pensare a sabato… ma cosa ho combinato… ero annebbiata dal panico, guidata dalla paura di perderti. non aver accettato il tuo abbraccio, averti scacciato, aver creato questa distanza. il senso di colpa adesso mi sta guidando verso la ricerca di un mio miglioramento, verso un’ennesima prova, per farmi essere in grado di affrontarla.
adesso siamo qui, ognuno al proprio lato del ring.
non voglio combattere più a meno che non sia per stare con te, non voglio occhi neri, sudore e muscoli affaticati, voglio arrivare al centro del ring e vincere le mie paure, guardarti negli occhi, darti solo amore.
queste foglie trascinate dalla bufera, questi pensieri a volte pesanti come macigni e i dubbi su tutto e tutti devono essere vinti dalla FIDUCIA.
fiducia in te, che ho sempre avuto, in me stessa e nel nostro splendido amore, che mi ha illuminato la vita, ha reso tutto migliore e mi ha fatto guardare verso tutte le cose intorno con degli occhi diversi.
tu sei un dono bellissimo.
… sassolino… sassolino…
 

martedì (da gladiatori)

standard 7 febbraio 2012 3 responses
se dovessi descrivere quello che ho in questo momento dentro di me…. non so quante parole servirebbero. di una cosa sono certa. 
che lo amo.
che la voglia di stargli accanto è al di fuori di ogni controllo e immaginazione. 
che non pensavo di amarlo così fortemente e con ogni parte del mio corpo.
che vorrei poterlo guardare negli occhi e dirgli che va tutto bene. e dirlo anche a me stessa.
respiro respiro.
riempio i polmoni d’aria e cerco di rilassare tutto quello che è contratto.
vorrei smettere di pensare, anche solo per un secondo, per trovare un pò di pace.
“ma non è questo il giorno” come disse Aragorn alle sue truppe prima di affrontare l’esercito del male.
sarà forse questo il giorno dove potrò guardarti e parlarti di nuovo?
tu, mio illustre sconosciuto,
mio dolcissimo volto conosciuto,
consola la mia anima con un tuo solo sguardo
rendi felici i miei penosi momenti
un passo alla volta
accompagnati dalla nostra soave cantilena
ma insieme
un flebile sussurro è quello che sento?
è la speranza che vive imperterrita nel mio cuore
è la tua voce che non smetto di sentire
sono qui, paziente
non di meno impaziente
ad aspettarti.

non ti chiedo niente, se non di tornare.

lunedì

standard 6 febbraio 2012 Leave a response
Bè stamani…stamani mi sono svegliata e c’era il sole.
E il sole ragazzi ti guarda in faccia e non ti lascia scampo. Illumina tutte le cose, con quella sua superiorità, con quel suo calore, con quella sua costante presenza. Anche quando non c’è è lì, dietro le nuvole, che aspetta.
Ieri è stata una giornata difficile (per non dire altro) e forse oggi lo sarà ancora di più. Contare i minuti, le ore che mi separano da te è una sofferenza che devo allontanare. 
Questa distanza deve aiutare anche me. 
Questa progressione, crescita, evoluzione del nostro rapporto che tanto cercavo forse non l’ho nemmeno sfiorata.
Era solo egoismo …ma soprattutto PAURA. PANICO. Quella paura che mi ha fatto perdere completamente il controllo durante questa settimana, agire come una superficiale bambina che pensa solo che facendo pazzie si possano risolvere le cose.
Te mi stavi suggerendo come fare e io sono stata incapace di starti accanto. Bene, che questo mi serva di lezione, ora ho capito dove posso migliorare e dove posso agire per il mio bene e per il nostro amore.
Perchè alla base di tutta questa sofferenza c’è l’amore.
Il panico è stata una strada sbagliata, sono stati dei passi convulsi e bui, il panico è quello che ti fa sembrare tutto invalicabile, anche una semplice serata “in solitudine”. Il panico di quello che sarebbe (ed è adesso) senza di te, senza NOI, senza tenerti per mano e carezzarti il viso.
Maledetto panico, maledetta paura d’amare.
Ieri sera ho fatto una cavolata che ti avrebbe fatto ridere… ho attivato il lavavetro senza pensare che era troppo freddo! L’acqua mi si è congelata sul vetro… e allora si che non ho visto più niente! Che cretina eh?
Non so cosa stai pensando… e il terrore dell’incognita è lì, ogni volta che apro l’armadio e vedo le tue magliette, ogni volta che vedo il miele, lo spazzolino e che chiudo gli occhi e sei lì. Ogni volta che parlo e sei in ogni mio sussurro, in ogni sillaba, in ogni istante della mia vita.
INSIEME.