Ho imparato a mettermi la matita sugli occhi, senza sembrare un pagliaccio.
Ho imparato a limitare le mie ansie, ogni tanto.
Ho imparato a mangiarmi le unghie,
A boicottare la Nestlè
A guidare la macchina senza uno specchietto
Ad amare cose che mai avrei pensato.
Ho imparato a mangiare gli spinaci,
Ho imparato ad usare uTorrent,
Ho imparato a camminare guardando avanti,
A fare l’ago della bilancia,
A sopportare il dolore di un tatuaggio,
A piangere senza che nessuno se ne accorga.
Ho imparato a guardarmi allo specchio.
Ho imparato a scrivere, dopo tempi morti.
Ho imparato ad usare dieci dita sulla tastiera senza guardare,
A reinventarmi, plasmarmi, essere rigida
A costruire i castelli con le carte
Ad ascoltare ciò che non voglio sentire senza alzare gli occhi al cielo.
Ho imparato che la malattia di un familiare ti condiziona la vita per sempre,
Ho imparato a convivere.
Ho imparato a non bere più latte e non usarne (quasi più) i derivati.
A prendere l’aereo da sola,
A fare la voce cortese quando sono scocciata,
A curarmi ferite molto profonde.
Ho imparato il silenzio,
Ho imparato che il silenzio non è poi così male.
Ho imparato ad usare i miei pregi come delle armi letali,
Ad esprimere ciò che desidero in poesia.
A leggere davanti ad una platea.
A vincere il mio egoismo in favore di chi amo.
Ho imparato che so essere cattiva, in un qualche modo molto temporaneo.
Ho imparato a non scottarmi al sole,
Ho imparato a mettermi da parte i soldi,
A camminare con i tacchi, per poi decidere che non fanno molto al caso mio.
A perdonare,
A porgere mille altre guance.
Ho imparato ad andare sulle montagne russe facendo diventare la paura una spinta,
Ho imparato a dire no.
E voi? Cosa avete imparato?
Dopo il Se Fossi… parlatemi di voi…
Prospettive Maremmane di un grigio sabato mattina. Pratoline impazienti che fioriscono prima che sia primavera. |