Tempo of the City

standard 27 novembre 2012 20 responses
Prospettive.
Preoccupazioni.
Indifferenza.
Gran parte delle nostre giornate a destreggiarci tra queste parole.
Centellinando ogni energia.
Vorrei solo stare a guardare, osservare la lancetta, il tempo che passa.
Vorrei solo essere un piano liscio, cosparso di sapone.
Che non assorbe ma solo lascia andare.
Vorrei solo che le spalle di ogni passante non spingessero le mie, con strafottenza.
Egoismo, pena.
Disattendere inutili ideali.
Pupille vuote. Occhi assopiti.
Tra le strade di New York imparo a conoscere volti amici tra sconosciuti erranti.
Che non lasciano altre tracce che il loro silenzio.
Tempo of the City – 1938 – Berenice Abbott

Questo post lo dedico a quelle persone che in questi giorni mi hanno fatto stare bene e sorridere, alcune di queste persone sono le mie dolci amiche del mondo-blog che mi hanno regalato tantissimo con le loro parole, altre sono amiche “fisiche” che ogni giorno mi aiutano, mi ascoltano e mi spronano.
Grazie ?