Il destino di una percezione.

standard 26 febbraio 2013 39 responses

Quello che la nostra pelle abita non ha più le forme del reale
Ogni strappo è inesplorato e poco elastico
Si sfilacciano i tessuti
Rimane sospeso ogni contatto con il mondo
Scelgo di non capire
Quindi mi volto

Lo strappo della mia pelle che non si ricuce più
Anzi il suo rumore è infinito.
Scivola sfumato via da questo mio sguardo
Che veloce si volta.
E mentre vaghi colgo il tuo fiore.
Rimane solo un petalo dalle forme ovali
Attaccato con la resina
Colla
Miele

Trama e ordito come intrecci di radici
I miei piedi piatti, nudi, sulle mattonelle fredde
Non credo più alla percezione di trovare sollievo
Scelgo di non capire
Quindi mi sciolgo.

aforismi e Andy Warhol

standard 26 giugno 2012 1 response

a quanto pare si tratta solo di aspettare.
nella vita è tutta questione di tempo.
su questo argomento potrei scrivere un poema, potrei argomentare con fiumi di parole. 
Dalì dipingeva orologi molli, Einstein parlava della relatività.
costretta a questa solitudine senza ritorno, volto il mio sguardo altrove, cercando un appiglio, mi distraggo. voglio un punto di riferimento.
voglio poter almeno aspettare qualcosa che non sia solo me stessa riflessa allo specchio.
forze dovrei solo sforzarmi a non ripetere in loop gli stessi errori, credendo che sia impossibile cambiare. guardo intorno a me e vedo concretezza, guardo me e vedo inconsistenza.
Andy vieni, dipingimi, componi il mio viso con le tue immagini a colori pop.
scrivi sul mio volto la forza del mio mondo.
stampa linee nere di confine per non far uscire la sostanza.
tingi i miei capelli di un rosa shock.
lasciami senza parole.
rendimi una musa desiderabile. sconvolgente.
voglio essere aspettata.
voglio essere il desiderio proibito.
voglio essere la voglia sulla pelle.
irresistibile.