L’attimo fuggente.

standard 12 aprile 2010 7 responses

Mi sento come se fossi tornata a quando avevo 15 anni, che quando uscivo con un ragazzo non sapevo come fare, come comportarmi, cosa potesse essere giusto o meno.
L’insicurezza portata da tutto questo percorso di “singletudine” è pazzesca. Vorrei qualcuno che mi prendesse, mi dicesse “Facciamo così”, come fossi una marionetta in balia del mio burattinaio. Vorrei non essere troppo esagerata o troppo distaccata. Vorrei essere protagonista di una storia normale, di un amore normale, di un sentimento puro, pulito, senza sospiri di disagio e di compromessi mal celati. Vorrei uno sguardo su di me che esprima tutto, vorrei sentire il calore di un’altra pelle che mi trasmette ciò che sento io. Vorrei sentire una sintonia di intenti, di bisogni e di desideri, senza per forza essere uguali in tutto. Vorrei che la semplicità di un sorriso riscaldi la mia giornata e che guardarmi allo specchio non diventi a volte così pesante, vorrei non dover scontare delle colpe non mie e avere accanto qualcuno che si è scordato il proprio passato, che vivesse il proprio presente come una vita nuova.
Vorrei essere spensierata, libera da tutti i questi limiti che mi impediscono di essere totalmente come sono, sempre viziata dalla paura di sbagliare.
Vorrei che non esistesse il “troppo” e il “poco”, vorrei poter dare tutto quello che sento. Ci sarà qualcuno che avrà la buona volontà di prenderlo?
Non sono solo questo, ma sono anche questo. Dietro tutta questa insicurezza ci sono anche sorrisi e convinzioni più forti di qualsiasi solitudine. Ho solo voglia che qualcuno li trovi, li apprezzi e li ami.
CARPE DIEM. Voglio vivermeli tutti gli attimi, senza perderlo nemmeno uno.

Berenice

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Sono Berry. Donna, mamma, moglie. Scrivo, corro, lavoro, amo. Sorrido sempre e non mi basta mai.

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