il cielo giallo di un tramonto di fine agosto mi ricorda che tutto, prima o poi, volge ad un termine. che tutto è parte di un ciclo, che tutto cambia.
se non avessi già vissuto queste scene mille volte, mille sere, mille sorrisi e volti, non penserei che è l’ennesima ripetizione, ma che sto finalmente vedendo uno spiraglio di luce in mezzo al deserto delle mie emozioni.
ma questo cielo giallo mi ricorda che sono vulnerabile
infame
stupida
che mi faccio raggirare e illudere.
le nuvole sfilacciate mi stordiscono,
non ho più un riferimento,
non ho più me stessa,
butto via la mia libertà
in attesa di un autobus che non passerà mai.
attesa estenuante.
le rughe si fanno più spesse
su ciò che rimane del mio cuore.
Posso solo dirti che ti voglio bene! L.