sipario

standard 7 dicembre 2010 Leave a response
guardo il cursore del pc che lampeggia, ad intermittenza, vorrei che scrivesse lui per me queste poche righe, vorrei che raccontasse ancora per una volta la mia storia di sofferenza.
qui si parla solo d’amore.
non cercate di dirmi che ci sono cose più importanti, perchè lo so anche io.
non cercati di dirmi che passerà, perchè lo so.
non chiedetemi un sorriso perchè oggi non posso darvelo.
qui si parla delle mie sofferenze, delle mie cose, dei miei momenti no, quelli che mi distruggono, mi sconfiggono.
ho il cuore straziato, in frammenti tanto piccoli quanto taglienti, ho gli occhi consumati dalle lacrime, non ho la forza nemmeno di pensare a quello che sarà oggi la mia giornata, a quello che saranno le mie giornate, la mia disperazione, giorno dopo giorno.
lasciare andare via per volontà altrui una cosa che, per quanto fosse sbagliata, era la cosa che volevi con tutta te stessa, è ciò che di peggio ci può essere per me, attaccata sempre con le unghie e con i denti e con tutto ciò che posso alla vita, alla voglia di amore.
in fondo si tratta solo di trovare la volontà di ripartire, anche se adesso non vedo nessuna via d’uscita.
chiunque abbia voglia di condividere con me questo momento non mi chieda niente.
non voglio pensare al futuro
non voglio pensare a cosa mi aspetta
al fatto che sarebbe comunque successo
non posso pensarci adesso.
voglio solo piangere
far scivolare le lacrime sulle mie guance e sentirmi sola
voglio spegnermi piano piano
e far spengere dentro di me questa voglia di combattere per un “noi” che non c’è più e che non c’è mai stato.
voglio non fare niente
scomparire, non esistere.
tutto perde di senso.
se lui non c’è.
se non condivido la mia vita con lui mi sembra di non viverla.
questa è la verità.
passo su quel sentiero di quel cazzo di mondo parallelo inesistente che non è la mia vita, e quel sentiero è buio, buio, buio. non vedo se ci sono confini, se ci sono mura, se posso sorreggermi. senza di lui, ora, non vedo una luce.
vorrei solo chiudere gli occhi e scomparire.

Berenice

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Sono Berry. Donna, mamma, moglie. Scrivo, corro, lavoro, amo. Sorrido sempre e non mi basta mai.

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