“I am not to speak to you, I am to think of you when I sit alone or
wake at night alone,
I am to wait, I do not doubt I am to meet you again,
I am to see to it that I do not lose you”
wake at night alone,
I am to wait, I do not doubt I am to meet you again,
I am to see to it that I do not lose you”
(W. Whitman – To a stranger)
NON HO DUBBI… TI INCONTRERO’ ANCORA.
L’unica mia certezza in questo momento sono io e devo essere io.
L’unica mia sicurezza è l’amore che provo per lui, la gioia che ho vissuto con lui, ciò che io sono certa che lui abbia ancora nel suo cuore.
Quando ami veramente, quando vuoi che qualcuno a cui tieni sia felice, continui a sperare il meglio per lui, a sperare che sorrida, che stia bene, che trovi quella serenità e tranquillità dentro di se di cui tanto parla.
Non conosco la sua strada, conosco a malapena la mia ed è quello a cui devo pensare ora, per non confondermi ancora di più le idee e non rimanere in attesa di qualcosa nel quale io non posso influire.
In questi giorni si stanno ripetendo degli avvenimenti che sono accaduti anche quando ci siamo conosciuti (neve, lauree, viaggi in Spagna…) e mi auguro che siano di buon auspicio per rinnovare le nostre vite e farle tornare ad essere sorridenti come prima… o forse sono solo un segnale che tutto è ciclico, tutto torna, tutto si ripete, tutto si rincorre…
Non nego che mi manchi da morire in tutto quello che faccio e che addormentarsi e risvegliarsi senza di lui sia veramente dura, mi mancano anche i suoi occhiali appoggiati sulla testiera del letto. I suoi capelli sul cuscino. La sua barba ruvida. Il suo sorriso, la sua voce. Tutto.
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