in questo ultimo giorno di luglio, ben poca poesia scorre nelle mie dita.
la stanchezza, che arriva scortese dopo otto mesi senza sosta, implacabile, mi stronca ogni iniziativa che aleggia, volteggiando, nella mia testa.
effettivamente, non so’ nemmeno perchè sto scrivendo.
volevo condividere forse un passaggio importante, con chi mi legge.
sto riprendendo in mano la mia vita.
sto passeggiando sul cornicione di un palazzo alto, ma senza rischi.
cammino.
a piedi scalzi.
e sono miracolosamente in equilibrio.
nonostante qualche sassolino ancora mi punge, mi fa uscire quelle lacrime di fastidio dal bordo degli occhi, nonostante la durezza abbia ricoperto con uno strato di piombo il mio corpo, il mio cuore, nonostante tutto questo, sono qui.
sono sempre io, con il mio vestito di candidi fiori, con le mie piume soffici, con ogni fiato di vento si spargono sul pavimento.
sono un piccolo colibrì, sono una leonessa.
innocente ma crudele,
distante dalla realtà.
vivo sotto il sole.
il mio vestito di candidi fiori si squaglia, come le ali di Icaro.
chiudo gli occhi e sento il sibilo dei vecchi sussurri nelle orecchie.
ancora qualche tormento, ancora un passo in avanti, senza fretta.
questi mesi di solitudine mi stanno aiutando a snocciolare con perizia ogni attimo che vivo, trovando apprezzabile anche l’attesa, scoprendo in me la capacità di non avere la solita (talvolta inutile) necessità di conclusione.
se mi guardo indietro vedo quello che ho vissuto, adesso lo posso guardare senza nessun timore.
quello che è stato mi ha dato questa Berenice, forte, tranquilla, mi piace.
tiro avanti dritta, a piedi scalzi.
bello! Questo è il post della rinascita… e questa frase è bellissima:
“sto passeggiando sul cornicione di un palazzo alto, ma senza rischi.
cammino.
a piedi scalzi.
e sono miracolosamente in equilibrio.”
è vero tesoro, a luglio è iniziata la rinascita. E pensavo di essere rinata stronza, invece…sono ancora la solita buona ragazza! 🙂