Rosa.

standard 17 aprile 2013 64 responses
Dicono che ci sono dei segnali inequivocabili di cambiamenti.
Dicono che quelle destrutturazioni che si verificano quando avviene qualcosa nel cuore.
Nell’aria.
Nel senso di marcia delle lancette.
Nella scansione del tempo.
Dicono che quando una donna decide di tagliarsi i capelli è perchè vuole mettere un punto e ricominciare.
Accettare un passaggio, un termine, una curva pericolosa a sinistra.
Lo dicono anche delle donne con la cresta (quasi) rosa? 😀
Io sono inconsapevole.
Inconsapevolmente ho agito, ho respirato, ho sfiorato, ho desiderato.
Non so se questo  è il temporaneo cambiamento necessario per sviluppare quelle libertà di cui sento il bisogno.
Non so se ci sono strade giuste, strade sbagliate.
Non so quale piede mettere davanti per primo, rischio di inciampare.
Ma questo momento è lieve, come lieve è l’ala del cormorano sull’acqua, la zampa dell’airone, fine, che nell’acqua stessa si fissa, come un fuso rimane sospesa.
Io sono rosa.
Rosa come le piume che riflettono la palude.
Rosa come questa enorme nuvola di zucchero filato.
Rosa come il sentimento bianco, appena una goccia di pigmento rosso tinge la sua purezza.

Rosa e immune, come un neonato.
Rosa e sconosciuta, come un naufrago, come quel mendicante che si sporge fino a terre lontane.
Rosa e inerme, come quel fiato che non sento per il troppo fruscio di fondo.
Rosa come la caramella che era rimasta nel sacchetto, che credevo così lontana dai miei gusti.
Rosa, sensibile e morbida, aromatizzata alla fragola.
Rosa e sfumata, come uno strano arcobaleno che avevo necessariamente bisogno di vedere.
Ora che ho la primavera sui capelli, vado a fiorire.
Sento già il profumo.
 
Me. 16/04/2013.

Elle, tesoro, la mia crestina rosa è un po’ anche tua ?
Domani comincia l’evento che ho organizzato. Celapossofare.
Siatemi nel cuore, c’è posto per tutti lì!

Berenice

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Sono Berry. Donna, mamma, moglie. Scrivo, corro, lavoro, amo. Sorrido sempre e non mi basta mai.

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