Ogni mattina cammino lungo una linea bianca, sul marciapiede. C’è lei, io e poi mio babbo. Lui mi porta a scuola, che poi sarebbe l’asilo, ma a me piace tanto chiamarla scuola. Ho anche imparato a scriverla, quella parola, da quanto mi piace.
Mio babbo è basso, con una barba scura, giovane e tanto buono. Io lo faccio correre dietro di me, giochiamo a chiapparello ogni volta, su quel marciapiede grande.
Ci sono un sacco di rami che prendo al volo, mentre corro quasi ad occhi chiusi, strappo le foglie in piccoli frammenti, alcuni si nascondono tra le mie mani e li conservo, nelle tasche del gilet. Una volta a scuola le ricalco con la matita sul foglio, voglio ricordarmi della corsa fatta con papà.
A volte quando corro sento il sapore del latte, oppure dei biscotti al miele. Sento lo zainetto pieno di macchinine che si agita dietro la mia schiena, il rumore delle biciclette che arrivano alle mie spalle e sfrecciano oltre la linea bianca, quel confine che devo tenere bene a mente di non sorpassare, mai. Babbo mi rammenta sempre, prima di uscire di casa, che ci sono delle cose che posso fare anche se sono piccolo, mentre per altre è necessario aspettare. Come andare in bicicletta senza le ruotine…quanto mi piacerebbe…ma è ancora presto. Come mangiare i biscotti caldi, appena sfornati dalla nonna: ditemi come si fa ad aspettare, senza bruciarsi la punta della lingua, i polpastrelli e farsi appannare gli occhiali dal calore del primo morso, con il vapore che mi investe la faccia. Il calore della fragranza. Che buono. Come andare con i miei amici in campeggio o capire come funziona che ci si innamora, ad un certo punto, di una bambina.
Ma se il babbo dice di aspettare io aspetto.
Mi dice anche che la pazienza è un grande pregio, che mi servirà nella vita. Ma la mattina quando mi viene voglia di correre, mentre papà si stropiccia gli occhi per il sonno…non ce la faccio a trattenermi, corro! In fondo sono un bambino, anche se sono capace a scrivere scuola non vuol dire che sono grande. Perché quella linea che non devo sorpassare, mentre batto i miei piedi sull’asfalto e strappo le foglie con le mani, è un limite che non conosco. Mi attira come una calamita, ma ho anche paura di lei…meglio starne alla larga, così mio babbo, con il tempo, mi insegnerà come camminare da solo anche dall’altra parte del mondo, magari tra le foreste dell’Amazzonia, con quegli alberi così alti che il parco della mia scuola in confronto sembrerà un giardinetto.
Insomma, tutti i giorni faccio la solita strada ma non mi annoio. Imparo tante cose e ricordo tante cose che posso raccontare alla mamma, quando torno a casa il pomeriggio. Ci sono certe volte poi che sono così felice, conservo le piccole foglie strappate fino a quando non torno a casa, per farci una collana.
Quando sarò grande non voglio dimenticarmi la spensieratezza di questi bei giorni, quando correrò non per divertirmi ma solo per la fretta, allora vorrò toccare questa ghirlanda che ormai sarà secca e fragile e sorridere con i denti grandi e, anche dovesse cadere qualche angolino, io saprò la storia di ogni pezzetto, raccolto lungo la linea di confine, tra la realtà e la fantasia, tra il gioco e il dovere, tra la continuità dell’amore e la frammentarietà della vita.
E quindi sorriderò, come faccio ora, che ne disegno la sagoma e sento ancora l’odore di clorofilla.
Gustav Klimt – Le tre età della donna (1905) |
bello berry questo racconto..emozionante lo definirei!!
Un po mi ha ricordato spaccati della mia infanzia…e non nascondo che temevo ci fosse il finale drammatico..ma per fortuna no :D!
Ti abbraccio cara…:)!p.s.: chi è la bloggallina spiona?? 😀
…ti do un indizio…la spiona è ricciolona 🙂
Finali drammatici??? No no no noooo! No! Io voglio solo lieto fine ♥
Bellissimo post. Anche io talvolta temo di “perdere” i bellissimi ricordi d’infanzia.. ma già il fatto che tu ne abbia parlato in un post credo ti aiuterà a rendere questo ricordo perpetuo in te 🙂
Bellissima l’immagine finale che hai scelto. Klimt. Lo amo!
In realtà non sono i miei ricordi, è un racconto…io della mia infanzia non ricordo quasi niente, non ho una buona memoria per le belle cose del passato! 🙂
Berry che meraviglia questo racconto, mentre lo leggevo avevo mille immagini impresse nella mente era come vedere un film. Dovresti farci un corto. E poi il quadro…. capolavoro.Io adoro Klimt. Baci bella.
Oddio…un corto…magari divento sceneggiatrice invece che scrittrice 🙂 Un bacione tesoro, grazie!
Ehehehhe Berry…che meraviglia…me ne avevi già dato un assaggio..e io, mi sento una privilegiata..
Ti abbraccio forte <3
T’amo
TU SEI privilegiata.
T’amo.
Ma che bello questo racconto Berry!! Ma quando pubblichi un libro? Sarei la prima ad acquistarlo!!baci
Magari…conosci qualche casa editrice da strapazzo pronta per me? 🙂 Bacissimi
Ricordare fa bene a tutti noi, se poi i ricordi sono così belli è un peccato non aver una buona memoria.. grazie per questo bel post, ho ricordato momenti non troppo lontani ma certamente felici!
ti abbraccio, Vale
Anche io ho ben poca memoria…menomale che la fantasia mi aiuta parecchio!
Sono incantata,che belle immagini hai descritto Berry!!! E poi i ricordi…spezzoni della nostra vita,del nostro io!!!
Ti adoro e ti bacio!!!
Ely
Baciami tutta, magari mi vengono in mente altre belle storie 🙂
Un post dolcissimo, sono tornata con la mente ai miei giorni all’asilo, quanto tempo è passato…e che emozioni fortissime, le ricordo ancora nitidamente!
Le 3 età della donna è uno dei quadri che più amo di uno dei miei artisti preferiti, insomma: questo post è una vagonata di cose bellissime, quale modo migliore di iniziare la settimana?! 😉
Bacio grande Berryna bella
Grazie Bììì! Il tuo commento è una vagonata di belle cose e io ne sono felice!
Stropiccio gli occhi per mandar via le onde che non mi fanno vedere bene, perché a quell’immagine degli occhiali appannati dal vapore del biscotto ho provato una tenerezza che non posso spiegare :’*
Mi fai il cuore a fettine.
Mi piace affettare una pagnottella come te ♥
Ti adoro alla follia amore mio!!!!!!!!!sono tornata!!!!!!!!!!!!!!!!!
super kiss for you con un cuore ricco di emozioni provate in Puglia con una grande amore che ci accomuna…la conosci?
si chiama M4ry me ne sono innamorata?!?!?!!??
ti voglio bene stellina
Eh si che la conosco (sospiro)…ma se non sbaglio io e te ci vediamo prestissimo! Così per mandare via la malinconia del ritorno! Tesoro bello ti bacio e ti voglio bene!
Berry mi perdo nelle tue parole, che bel racconto! Quando torni a Roma andiamo insieme a vedere “Le tre età della donna”, splendido!
Un bacio stella!
Ma lo sai che ieri, mentre lo cercavo su internet, ho ricordato che fosse a Roma…DEVO ANDARCI IN QUEL CAPPERO DI MUSEO!!!
Ti abbraccio tanto!
che bel racconto d’infanzia cara Berry…mi sono commossa perché penso alla mia di infanzia e ogni tanto mi manca…un abbraccio!
Io non mi ricordo niente dell’infanzia, tornassi indietro prenderei un sacco di appunti! 🙂 Un bacione Ale
Vorrei tornare a quell’età e rifare tutto di nuovo. Una volta sola non basta mica! Non credi! se solo potessimo farlo vivremmo tutto più intensamente, tutto più a fondo, tutto con più amore e intensità.
Poi incontri persone che mettono nero su bianco quelle piccole, grandi emozioni ed è come se tu le rivivessi di nuovo!
Grazie per avermi permesso di tornare a quell’età.
Continua così.
Grazie.
GiuseB
E’ vero Giuse, una vita non basta, dovremmo avere modo di rivedere certe occasioni per ricordarle meglio e non perderle per strada. Un bacione enorme!
Berry riesci a communovermi ogni volta. Questo racconto te lo ruberei e lo attaccherei in casa peer leggerelo e rileggerlo ancora e ancora per non dimenticare quelle emozioni che hai descritto così bene. Che animo stupendo che hai….un abbraccio Manu.
Ma che dici Manuuuuu…grazie mille ♥
Ma com’è bello questo racconto Berry…
quanto mi piacerebbe tornare a quei giorni, quando mia nonna mi accompagnava a scuola e mio babbo mi veniva a riprendere…
Amo follemnete i racconti che mi fanno tornare indietro , che mi scatenano questo fiume di familiari ricordi dolci …
grazie di avermi dato il ” buongirono” con questo post..
Super bacio Bella Berry!!
Tu di solito sei l’autrice dei flash back, ti ho restituito pan per focaccia amica mia! Grazie a te ♥
Sarebbe bello poter tornare ad essere bambini solo per poter rivivere questi momenti e poi poter scrivere queste bellissime parole
Essere bambini con la testa da grandi per catturare tutto ciò che serve! 🙂
Quanta dolcezza si cela in un ricordo? Grazie per avermi portata nel tuo, per un attimo…
:* Grazie a te!
Io quella spensieratezza ancora non l’ ho dimenticata…..e tu oggi mi hai fatto rivivere il mio essere bambina di un tempo…quella bambina che ogni tanto rivedo riflessa nello specchio!!! Grazie Berry, mi arrivi sempre!!!
…conosco la strada tesoro! :*
profumo di clorofilla, profumo di clorofilla, profumo di clorofilla
vero amore.
Quanta tenerezza in questo racconto tesoro. Riesci a farmi tornare per un attimo indietro nel tempo. Anche se il periodo dell’asilo per me è stato un tantinello traumatico 🙂
Sei bravissima
Bacio
Ah si? E che ti è successo? Bacio tesoro bello
biscotti appena sfornati…
uno di quei profumi per i quali vale la pena vivere.
E mangiare. 🙂
Scrivi davvero bene.
Grazie mille Ata!
Sindrome di Peter Pan? io amo i bambini e adoro la loro curiosità…loro devono assoporare, cercare, toccare, mangiare. guardare mile cose…..sono delle spugne che assorbono tutto ciò che c’è nel mondo…. bello essere bambini peccato che a delle volte da grandi si dimentica perchè si corre
ti Lovvo!
Esatto…quel correre da bambini non riflette lo stesso correre…ma si può provare a rallentare o a guardare le cose con altri occhi! Un bacione!
Che bello…. :)))
Grazie…detto da te! Sono lusingata!
Berry… cavolo… che bel post.. molto emozionante.. sai che m’hai fatto tornare indietro nel tempo???? certi ricordi riaffiorano.. anche se accanto a me c’è sempre stata solo la mia mamma! Un abbraccio forte forte
Spero magari con le altre “puntate” di farti fare altrettanti viaggi 🙂 almeno con i pensieri! Un bacione grandissimo!!!
Che racconto bellissimo!! Brava Berry, davvero!
Un abbraccio
Grazie Emme, sei troppo buona!
Magia, Essenza, Vita, Tenerezza, Insegnamenti, Ricordi, Presente. Tu, riesci sempre a commuovermi, una commozione magica che preme sulle mie emozioni più nascoste, quelle che tengo in fondo al cuore e quasi non permetto nemmeno a me stessa di affrontare… Tu hai il potere di scuoterle Amica mia…
ti voglio bene:*
E tu hai il potere di farmi sorridere. Con un commento, una parola o un pensiero!
Un bacio tesoro!
Favoloso questo racconto. 🙂
Grazie mille!
Quella spensieratezza ce l’abbiamo dentro, conservata più o meno profondamente dentro di noi. Perdona cara scrittrice la mia assenza, sono giorni belli ma “pesanti”, annebbiati dalla foschia. Un abbraccio e non ho dimenticato il nostro panino 😉
Non preoccuparti, ogni assenza ha un motivo valido 🙂 E comunque dobbiamo incontrarci! Un bacione!
Ho assaporato ogni riga di questo racconto, bello, malinconico e magico come sanno essere gli scritti riguardanti l’infanzia.
Ma quanto sei brava, Berry? Hai il dono di trasmettere emozioni a fior di pelle…
Ma che dici Marissss! Grazie mille, come sempre sei un tesoro!
Berry una meraviglia! Una meraviglia vera, dovremmo tutti essere come quel bambino ormai grande!
L’altro giorno brutta giornata?
Spero sia passata, e credo di si, perché solo in una giornata dal cuore leggero si possono scrivere queste parole meravigliose!
Ci sentiamo presto presto io e te! Baci!
No perchè brutta giornata? Da tre mesi a questa parte sempre BELLE GIORNATE per Berry 🙂 E questo è solo un racconto, ispirato da un sacco di idee che mi frullano quando vado in bicicletta! 🙂
Sei sempre così dolce !! Io posso solo farti l’augurio di conservarla nel tempo questa tua dolcezza e se mai la vita ci metterà sopra un po’ di polvere (fammelo dire dall’alto dei miei anni), ricordati sempre di tenere a portata di mano un piumino per spolverare quella polvere.
Con la dolcezza non si fanno quattrini, ma credimi è una carezza unica per il cuore.
Bacioni. Ciao
Marilena
Ogni tanto si impolvera anche adesso…ma per fortuna se non spolvero io ci pensa il vento! Grazie Marilena, sei cara!
Mamma mia berry, ultimamente ho dei empi titanici e arrivo ultima ovunque….però arrivo, e questo è lìimportante! Un racconto bellissimo, da leggere e assaporare parola per parola, grazie, spero mi aiuti a non dimenticare! 🙂
Un abbraccio grande grande!
Grazie di essere passata allora, piccola cariatide rugginosa 🙂 Io ti aspetto, sempre e comunque.
Ti voglio bene!
quante emoziini mi trasmetti sempre berry cara…
grazie mille Elena!
meraviglioso questo racconto e pieno, pieno di gioia di vivere e di fiducia nel futuro!! Bellissime emozioni!
Grazie davvero!!!
Sembra di avere in bocca il sapore di quei biscotti mentre saltellò sulla linea bianca del marciapiede. Reale, bello, delicato e pieno di sfumature. Bello Berrissima.
Snack, tesorino.
Raffaella
E’ che ci provo sempre a piacervi, perchè mi piace un monte! Grazie Raffa, un baciotto
wow…
🙂
Mi hai fatto venire in mente la canzone “Sogna ragazzo sogna” di Vecchioni, conosci? Una bambina, il suo zaino, il suo papà, una strada davanti, il sapore di alcuni cibi semplici che non ti dimenticherai mai, correre come macinare emozioni, credere che la spensieratezza non appartenga solo all’infanzia, lottare per questo…
E quella collana ti rende forte, bella e consapevole.
No Francy…non la conosco, ma la ascolterò! Grazie :*
Un tuffo indietro… ed uno avanti, un post davvero emozionante. Ricordare la spensieratezza di quando si era bambini e proiettarla nel domani… un consiglio da non dimenticare 🙂
Ci dobbiamo provare, a ricordare…o a credere di ricordare 🙂 Un bacione
Anche io camminavo sulla striscia bianca da piccola con mio nonno che mi seguiva. E la mia nonna mi preparava il pane col pomodoro per merenda. Impossibile non proiettarsi in una dimensione personale di ricordi leggendo il tuo racconto!
Bella Berry…tanti baci,
Ellen
Ciao Ellen!! Allora camminiamo sulla striscia bianca insieme? 🙂
Mi lasci senza fiato…sono balzata indietro di qualche decennio leggendo questo racconto Berry…sai che ti dico? che mi viene voglia di correre, in barba alla cautela ed alle raccomandazioni…andiamo????
…adoro Klimt, lo sapevi? TVB Roby
♥ andiamo. Con te vengo volentieri ovunque! TVB anche io!
Mirtillina, quel bambino che si innamora e che aspetta il papà, siamo tutti noi vero? Che nostalgia però dell’abbandono dentro le braccai sicure e forti del babbo, da bambini, incerti e ansiosi di correre. Ora è tutto diverso. Quello è un momento magico, fatto di possibilità. Un bacio dolcezza:) la maternità di Klimt… sono io con Alino, che dolcezza infinita quel quadro che ho tenuto tanto a casa mia. Grazie per questi tuffi. Mony***