Lasciar andare. Ma perché è così difficile?
Fare in modo che qualcosa fugga via, come l’onda che tocca la spiaggia e si ritira. Fugga via senza lasciare traccia permanente, qualcosa che il secondo dopo venga scordato.
Il nostro cervello immagazzina elementi, ricordi, sensazioni, amori, affetti. Non siamo fatti per lasciar andare. Siamo esseri fallibili e (dis)umani, pronti alla polemica, accesi e scoppiettanti ma mai liberi veramente.
Schiavi.
A volte sono prigioni dorate, volute, desiderate, altre volte dipingiamo noi stessi le sbarre, attendendo che qualcuno ci faccia evadere. Spesso non conosciamo i nostri limiti veri, ci mettiamo alla prova (nella più coraggiosa delle occasioni), ma non vogliamo rischiare. Difficile rischiare, costoso, anche per l’orgoglio.
Lasciar andare un pensiero, una persona, un momento. Rimanere sospesi per quell’attimo necessario ad accogliere il vuoto. Lo sconosciuto.
Lasciarsi andare. Liberare pensieri, capelli, difetti e volontà, dipingersi in un mare di colori, non rispondere più alle aspettative, essere, esistere, vivere.
A cosa si riduce quello per cui esistiamo ogni giorno? Quello per cui combattiamo, ci arrabbiamo, ci arrovelliamo? Lasciarsi andare. Lasciar andare. Trovo siano due situazioni di consapevolezza, da affrontare senza superficialità, ma consapevolezza.
Nonostante la conoscenza di se stessi, non si può decidere degli (e per gli) altri, per quanto si amino. Non rimane che lasciar andare. A volte senza cercare di capire. Lasciar andare.
E, ovviamente, continuare ad amare. Anche quello, spesso, senza capire perché.
Ps: è femmina 🙂
Argomento caldo, anzi bollente. Come la fronte quando hai la febbre, come il viso messo davanti al fuoco del camino, come il sole del 15 agosto, come quei pensieri che si nascondono ma ci sono, dentro, in fondo.
Bello leggerti… e vedere come i pensieri si intrecciano, come la distanza tra lasciare andare e lasciarsi andare a volte sia millimetrica e altre infinita, alcune persone assorbono tutto sottopelle, vivono sottovoce ma a mille, cercano la calma ma hanno bisogno del vento… e no, non si staccano facilmente da ciò che hanno amato e respirato. Anche se poi, quando avviene, se avviene, sanno risorgere.
Ti abbraccio… e viva la femminuccia che arriverà, secondo me le trasmetterai lo stesso dono delle parole… 🙂
Dici? Dici che sarò in grado di trasmettere un qualcosa che non so nemmeno di avere? 🙂 Grazie Francy, sei un dono prezioso.
Lasciarsi andare o decidere di non farlo, l’importante è che sia la nostra volontà a “manovrare” il tutto, verso il sorriso, sempre.
Ti abbraccio anche io, nonostante la panza!
Berry mia. Prima di tutto, un abbraccio a te e alla mirtillina <3 Sono emozionata e contenta che mirtillino avrà una sorellina. E vedere queste novità, dopo così tanto tempo che ci conosciamo.. mi commuove. Quanto amore e quanta felicità vi auguro lo sa solo il cielo… ma spero tu lo senta tutto. Riguardo alle tue parole… le tue profonde parole.. credo che lasciare andare faccia 'paura'. Perchè ci si aggrappa a tutto: rabbia, rancore, timore, delusione, sofferenza, gioia… ci si aggrappa a tutto ciò che è effimero, nel caso delle belle cose, perchè sappiamo che non resterà; ci si aggrappa al rancore perchè abbiamo a volte bisogno di scoprirci a pensare a qualcosa, qualcosa che abbiamo subito, che non ci deve fare più male, che se ci riempie in qualche modo non ci 'svuota'. Ma la pace dei sensi sta proprio in quel vuoto.. perchè la vita è un volo nel vuoto.. e tante cose sono davvero inutili e superflue. Capricci della società, mode delle gente, oggettività che va oltre la diversità individuale. Gradini che scaliamo per sentirci in ordine, quando è tutta follia. Ti voglio bene. Tanto.
Esatto Ely, hai colto il senso. Ci si aggrappa a sentimenti sbagliati, si perde tempo in egoismo e invidia che non portano da nessuna parte, si è ciechi di fronte alle nostre capacità di andare oltre.
Liberiamoci. E allora si che si vola.
Ti voglio bene anche io tesoro.
Accettare il fluire, assecondare i movimenti della vita, non opporsi agli eventi, lasciarsi andare e lasciare andare sono conquiste. Non facili. Perché a volte si confondono con l’arrendevolezza, con la mancanza di carattere, con la sconfitta. E’ invece è solo capacità di ascolto.
Bello bello che sia una bimba.
Un abbraccio
Francesca
Per me sono state conquiste, soprattutto nei confronti di una me stessa a volte troppo accanita.
Un bacio grande!
https://www.youtube.com/watch?v=dRqCKeerLag
Ti lascio questa…e non aggiungo altro, tanto già sai.
Che sia femmina, sono felicissima 🙂
I love you, always and forever.
Berenice, sai cos’è il Vuoto?
Una nuova vita è sempre una grande emozione e un grande dono. Il lasciare le cose negative, faticose, che ti fanno stare in pensiero non è mai semplice e sempre ce ne saranno nella vita. Ma è un tuo “dovere” vedere il sereno, la gioia, i sorrisi che questa nuova vita ti porterà. E’ sempre un salto nel vuoto, io di salti ne ho fatti tre. Ma quando salti, nonostante la paura del vuoto e di non riuscire ad atterrare, la gioia immensa e quella sensazione meravigliosa ti aiuterà a volare, e se cadrai pazienza, ci saranno mani forti e sicure e cicciottose e burrose che ti accoglieranno e ti accarezzeranno per bene! Femmina, bello si ma anche una grande sfida, io dopo due maschi, con la femmina faccio una fatica ma è così bello 🙂 Un bacione!
lasciar andare….. si fa più fatica a trattenere che a lasciar andare, e quando, alla fine, lasci andare ti accorgi che tu eri il prigioniero, che tu eri in quel loop che non ti lasciava respirare…. (dis)umani tutti mia bellissima farfallina…. chissà come sarà bella anche la tua prossima farfalla.